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Tetsuro Shimizu

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Il rigido inverno mongolo è iniziato. A novembre, il Paese è colpito da un'ondata di freddo dopo l'altra e la temperatura scende quasi sempre fino a 20 o più gradi sotto zero. Senza curarsi della temperatura, del tempo o della stagione, i nomadi portano il bestiame al pascolo al sorgere del sole e lo riportano a casa prima del tramonto, giorno dopo giorno.
A novembre, nella provincia di Khentii, nella Mongolia orientale, si tiene un festival dei cavalli. Nonostante si parli di cavalli, i veri protagonisti dello spettacolo sono i nomadi. Si tratta di una competizione che mette in mostra le loro eccezionali abilità equestri. Gli eventi includono il raduno di cavalli allo stato semi-brado nelle pianure con un'uurga (asta con lazo) e la cavalcata di cavalli selvaggi senza sella in un rodeo per poi domarli. La semplicità di contrapporre un cavallo all'uomo in ripetute prove di forza è davvero unica. Se il cavallo riesce a liberarsi, vince. Se il nomade perde o cade da cavallo, la folla ride. Detto questo, però, i fieri nomadi non si lasciano sconfiggere facilmente. Non voglio perdermi nemmeno un istante, quindi continuo a scrutare il mirino della OM-1 Mark II e uso lo scatto in sequenza silenzioso. Funziona perfettamente anche con il freddo, l'AF segue i soggetti in movimento senza problemi e la batteria soddisfa tutte le mie esigenze.
La prima volta che ho visto una gara di nomadi rompere le ossa del bestiame (vertebre toraciche) tagliandole a mani nude è stata davvero impressionante. Le ossa sono così dure che un dilettante come me si romperebbe la mano, ma i nomadi le tagliano una dopo l'altra come se niente fosse. Sembra che il tempismo sia fondamentale. Mangiare la carne fino al midollo è un modo per onorare il bestiame che mantiene in vita i nomadi. I nomadi trattano gli animali con gentilezza come se fossero figli loro, li usano come mezzi di trasporto e infine accettano il dono della loro vita, usando assolutamente tutto, comprese pelli e pellicce. Dopo aver fotografato il festival per due giorni, ho capito l'amore che i mongoli nutrono per i loro cavalli.

OM SYSTEM OM-1 Mark II

OM SYSTEM OM-1 Mark II

Svelare la meraviglia è nella nostra NATURA.

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